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Casual bystanders si fonda sulla riconfigurazione coreografica di un corpus di gesti “non straordinari” ricavati dai frammenti cinetici, gestuali e verbali dedotti da Salvo Lombardo dalla relazione con i passanti in spazi pubblici tra il 2014 e il 2015; le loro posture, i loro gesti, l’andamento ritmico del loro movimento, frammenti sonori e porzioni di discorsi sono il centro di tale processo.

 

Le azioni di raccolta di queste informazioni fisiche, nel loro contesto urbano, sono state finalizzate all'elaborazione dal vero di un certo numero di frammenti motori e gestuali archiviati attraverso il corpo e poi trascritti in forma di enunciati su dei taccuini, numerati progressivamente, per essere rielaborati successivamente in forma coreografica; dal procedimento mimetico alla trasfigurazione del gesto semplice; tra le rovine del movimento, nel sedimento di qualcosa che è già-stato, per esperire un corpo-presente.

 

I contesti in cui hanno avuto luogo la serie di azioni preliminari e di raccolta sono stati i più disparati: piazze, strade, esercizi commerciali, biblioteche, musei, spazi espositivi, stadio, stazioni ferroviarie e metropolitane. Parallelamente si è accumulato anche un archivio sonoro ricavato da registrazioni ambientali e campionature sia in ambienti urbani che naturali. Questi frammenti vengono adesso ricomposti e sovrapposti a parti del brano Petite symphonie intuitive pour un paysage de printemps del compositore Luc Ferrari che nel 1973-74 crea questo componimento a partire da “suoni fissati” durante una scalata sull'altopiano Causse Méjean.


 

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